PFC

PFC: Se ci prendessimo tutti più cura dell’ambiente che ci circonda, saremmo meno scorbutici con il prossimo? Se cominciassimo a fare shopping in modo più consapevole, potremmo guadagnarci in salute? Se cominciassimo a fare delle rinunce, saremmo meno felici? 

E se sapessimo il significato dell’acronimo PFC, cominceremmo ad informarci di più sulla sostenibilità ambientale? Una domanda tira l’altra. Sembra quasi di divagare, ma non è così.

Perché documentarsi può cambiare le cose

Ho cominciato, soprattutto negli ultimi anni, a  leggere di più su argomenti che osservavo un po’ da lontano, forse perché mi sentivo un tantino inutile e pensavo di non poter fare la differenza. Magari vi capiterà di ritrovarvi nelle mie parole o di sentirvi come mi sono sentita io.

Mi dicevo che anche se avessi smesso di comprare bottiglie di plastica, il mio impegno non avrebbe salvato il pianeta. Ovviamente da sola non ci riuscirò mai, e se questa non vuole essere una call to action ambientalista, può essere un’occasione di riflessione.

Se tutti iniziassimo a ragionare proiettandoci verso l’esterno, senza concentrarci solo sul nostro orticello, se fossimo tutti un po’ più Leonardo Di Caprio e Gisele Bündchen, sarebbe un mondo migliore e più sostenibile? Certo che sì e non è mai banale entrare in questi argomenti.

Ho scelto le mie battaglie personali

Così mentre ettari di boschi sono ogni giorno deturpati e distrutti dall’uomo, i mari sono bidoni di immondizia, si estinguono specie rare, mi sono decisa a metterci del mio per cambiare le cose.

Consumare meno plastica, non sprecare cibo, usare la macchina solo per motivi irrinunciabili, muovermi in bicicletta e scegliere capi di abbigliamento che rispettino l’ambiente.

La moda, per quanto sia bella, colorata, sempre rinnovata ma non sempre rinnovabile, è una delle principali cause dell’inquinamento globale. Lo sapevate?

PFC

PFC free!

Fjällräven è un’azienda svedese che da anni si impegna per non lasciare tracce e Eco-Shell ne è un esempio brillante. Si tratta di un innovativo materiale in poliestere riciclato, che dà anche il nome ad una linea di capi disegnati per offrire il miglior supporto in tutte le condizioni con un bassissimo impatto ambientale. Infatti, grazie ai trattamenti PFC free Fjällräven rispetta il delicato equilibrio della natura.

Che cosa sono i PFC?

Sono fluorocarburi, composti chimici di fluoro e carbonio, che le industrie utilizzano per riuscire a realizzare prodotti waterproof. Questi si disperdono nell’ambiente, lo inquinano, perché sono dei gas serra, e possono depositarsi per molti anni negli organismi viventi – animali e uomo – nuocendo alla salute. Se volete saperne ancora di più, andate a curiosare qui.

Sostenibilità estesa

Molte aziende come Fjällräven si stanno muovendo in questa direzione.

E voi che cosa fate per aiutare il pianeta?

Io e Nicole abbiamo preso come un’abitudine portare a lavoro una borraccia, un modo ecologico per non usare bottigliette di plastica.

Ditecelo nei commenti e non abbiate paura di annoiare i vostri amici convincendoli che possono essere ancora più delle belle persone, supportando le vostre scelte sostenibili. Se saprete conquistarli, vi seguiranno ovunque andrete.

Curiosità sulla sostenibilità ambientale

Lo sapevate che la Commissione Europea ha vietato la produzione di oggetti in plastica usa e getta? Lo sapevate che dal 1 gennaio 2019 non verranno più venduti cotton fioc con supporto in plastica o che non siano in materiale biodegradabile e compostabile?

Vi siete accorti che in questo articolo ci sono un sacco di domande?

Della linea Eco-Shell di Fjällräven indossiamo: Abisko Eco-Shell jacket

Scelgo La Vie en Rose per la mia beauty routine
La beauty routine a cui non rinunciare mai, Lierac